le opere

Documento 127

Lingua: italiano
Anno: 1971
Editore: Club degli Autori
Luogo: Firenze
Commenti: premio Portico d’Ottavia 1971

Descrizione:

Dalla quarta di copertina dell'edizione francese del 1971.

Storia di un viaggio verso Qualcuno di cui conosco il nome: un’anima si slancia, corre, vacilla, cade, si rialza, riprende la corsa. Per me, un libro essenziale. Io credo meno che mai alla letteratura- fiction: c’è bisogno d’altro. Sì, è un libro appassionato, e in Messico (dove è stato pubblicato per la prima volta), come pure in Italia, mi è stato rimproverato che lo è troppo. Ma da me ci si poteva aspettare della tiepidezza? Mi è stata anche rimproverata la mia aggressività nei confronti del cattolicesimo romano, ma che altro ci si poteva aspettare, giacché è a partire da una critica fondamentale del cristianesimo che si svolge il mio itinerario? In questo caos in cui soffochiamo, io sono una stranezza ingombrante: non soltanto io credo in Dio, ma anche non riesco a non occuparmene. Me ne occupo fino all’ossessione. E Dio, a sua volta, mi occupa. A volte è molto fastidioso, ma non si sceglie sé stessi.

Carlo Coccioli

Parigi, maggio 1971

341 pagine


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