Omeyotl, diario messicano
Lingua: italiano
Anno: 1962
Editore: Vallecchi
Luogo: Firenze
Commenti: incisiones de JG Posada e altri
Anno: 1962
Editore: Vallecchi
Luogo: Firenze
Commenti: incisiones de JG Posada e altri
Descrizione:
Dalla quarta dell'edizione Vallecchi"Il benevolo lettore non vorrà dare a questo libro più importanza di quanta, con una modestia insolita, gliene dia il suo autore". Così Carlo Coccioli nell'avvertenza premessa a questo Diario Messicano che riunisce la maggior parte dei suoi scritti sul Messico: "un paese di questo mondo in cui, benché dovunque mi senta in esilio, ho trovato una seconda patria". E' un libro, dunque, assai diverso, per natura, dai romanzi di Coccioli: un libro nato sui quotidiani, fatto di pezzi giornalistici (anche se l'autore, secondo il solito, li ha ampiamente riveduti, perfino sulle ultime bozze, facendo impazzire i tipografi). Un libro che presenta un Coccioli che ha saputo conquistarsi dalla terza pagina della Nazione, della Gazzetta del Popolo, del Mattino e ora del Corriere della Sera un pubblico quanto mai sensibile e attento ai suoi elzeviri, forse poco conformisti ma pieni di vita, di intelligenza, di sincerità. Coccioli, lo voglia o no certa critica, è uno scrittore nato, con una esuberante ricchezza di umori, di affetti, di qualità: e questo libro - il cui titolo ripete il nome di un'antica e strana divinità azteca - è una rinnovata (e diversa) occasione per riconoscerlo. Numerose incisioni del grande Guadalupe Posada, e di altri più recenti artisti messicani, arricchiscono e commentano il testo.
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